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La scelta del computer per un fotografo.
Chi scrive non è un esperto di informatica, nè un appassionato di computer, ma lo usa da decenni, e da alcuni anni in modo mirato per l'elaborazione delle immagini, e mi sono fatto un'idea delle necessità. Prendete questo articolo, dunque, come una serie di consigli senza pretese, ma basate sull'esperienza diretta. Anticipo che non parlerò dei monitor, perché ad essi è dedicato un apposito articolo, così come per le altre periferiche.
Partiamo naturalmente dal processore. O meglio dai processori, dal momento che i computer oggi vengono venduti con più processori. Quanti? Io lavoro da anni su un quad-core, cioè su un sistema a quattro processori, ma ho lavorato anche con configurazioni a due. La differenza, soprattutto usando certi programmi come Photoshop, si sente. Quattro vanno benissimo, e se vi luccicano gli occhi davanti a configurazioni a sei, otto o addirittura dodici sensori, pensate, oltre al costo astronomico, che per sfruttarlo dovreste essere capaci di riprodurre gli effetti speciali dei film di fantascenza. Ma il sensore ha anche delle caratteristiche. Importante è la cache, una memoria temporanea simile alla RAM. Ne esistono di vari livelli, con prestazioni via via più elevate, e più alta è, meglio è. Le marche? Si possono ridurre a due: Intel e AMD; i modelli di punta, o quelli immediatamente inferiori, offrono eccellenti prestazioni. E' inutile addentrarsi in modelli che cambiano molto velocemente, o su prezzi altrettanto instabili.
Molti computer vengono venduti già assemblati, cosa che ci fa risparmiare fatica, ma ci impedisce anche di scegliere i componenti migliori. Un accessorio importante è la scheda madre. E' ad essa che tutti gli elementi vanno collegati, ed è essa a gestirli tutti: vi sembra poco importante? Maggiori sono le sue dimensioni, maggiori saranno le possibili espansioni future. Importanti poi sono le porte che la collegano alle periferiche, mouse, tastiera, stampante, dischi esterni, ecc. Ne esistono di vari tipi; diffusissime e utilissime le USB, e saremo sempre destinati a sentirne la mancanza. Ne esistono di tre tipi, ma le USB 2 sono le più diffuse. Esistono poi le FireWire, più veloci, usate da periferiche che gestiscono e trasferiscono molti dati. In quest'ultimo caso, tuttavia, sono ancora più veloci le eSATA. Quasi omonime a queste, le SATA sono le porte alle quali attaccare il o, meglio, i dischi rigidi (due sono meglio di uno, il primo solo per i programmi con il sistema operativo, l'altro solo per i documenti, anche questo influenza le prestazioni). Le ultime, di livello 3, possono essere sfruttate solo dai dischi rigidi allo stato solido. C'è poi la porta PCI-Express per la scheda video, talvolta ce n'è più di una. Indispensabile per vedere il monitor bisogna evitare le schede video integrate nella scheda madre, o procesori che ne integrano una al loro interno, rallenterebbero l'elaborazione.
Ci sarà una porta audio, sulla quale non mi soffermo, lasciando ad altri più esperti di me il compito di dare consigli.
La RAM è un elemento molto importante, perché conserva i dati durante l'elaborazione. Da tenere sotto controllo durante l'acquisto sono sia la quantità che la velocità, parametri che influenzano direttamente e pesantemente le prestazioni. Come dicevano gli antichi, per entrambe di più è meglio che di meno.
La scheda video, gestendo la grafica del computer, è evidentemente importante per un fotografo, soprattutto se si tiene presente che alcuni software di fotoritocco la usano direttamente per velocizzare i calcoli. Anche in questo caso, dunque, è meglio cercarne una di qualità. Essendo dotate di una loro propria RAM, questa può essere presa come parametro; in questo caso 1 gb è più che sufficente; di più non serve al fotografo. Quelle dotate di GPU sono ancora più performanti, ma, ripeto, solo se si usano determinati software, come il solito Photoshop. Queste schede hanno diversi tipi di prese per il monitor, ma ormai le più diffuse sono la DVI e l'HDMI.
Il disco rigido, diversamente da altri campi di applicazione, merita anch'esso una certa cura nella scelta. Anche il disco rigido ha le sue prestazioni, al di là della capienza. Queste sono influenzate direttamente dal numero dei giri al minuto (7200, non meno), il buffer, che è una sorta di RAM del disco, e come tale la capienza più alta migliora le prestazioni, e il tempo di risposta. I dischi rigidi allo stato solido, non avendo parti mobili, sono più veloci e affidabili, anche se, al momento, leggermente meno capienti e molto più costosi. Il top sarebbe un disco allo stato solido per sistema operativo e programmi, e uno tradizionale veloce per i documenti e i nostri file.
Non dimenticate l'alimentatore, che non va sottodimensionato; dal momento che la sua potenza dipende dalla configurazione del computer è meglio se vi fate consigliare.
E il sistema operativo? E' presto detto. Windows è il sistema più diffuso, per il quale vengono fatti tutti i software, anche se, proprio per la sua diffusione e versatilità, è il più soggetto ai virus e il meno stabile. Linux è più difficile da gestire, e non supporta molti programmi. Mac OS è molto stabile e semplice; si dice che vi siano meno programmi per Mac che per Win. E' vero, ma un Mac può funzionare con entrambi i sistemi opreativi contemporaneamente.
Si dice anche che i Mac abbiano meno possibilità di configurazione. E' vero solo in parte, e un falso problema. Attualmente esistono tre linee di prodotti Mac; il MacMini e iMac sono macchine effettivamente limitate nelle possibilità di configurazione, ma vengono offerti con configurazioni di alto livello e, nel primo caso, non particolarmente costose. Il Mac Pro, la tower Mac, è molto più configurabile, e se qualcuno sostiene, a ragione, che lo è meno degli altri, è vero che le configurazioni possibili sono sempre al top, nulla di meno. Non è un caso se tra i fotografi e gli architetti, o altri professionisti dell'immagine e della grafica, è molto diffuso.
Se preferite farvi il computer su misura, ho provato a darvi qualche consiglio, che sarà certamente arricchito da un amico più esperto di me. Se prefereite un prodotto buono, potente, affidabile, semplice senza perdere tempo o energie nella scelta dei componenti, state cercando un Mac. Scuserete la mia partigianeria, ma dopo anni passati a lottare con Windows, sono soddisfatto di una macchina più semplice, meno soggetta a blocchi o guasti: io con il computer ci lavoro, anche se il mio lavoro mi diverte!